Durante il 35° turno di campionato, la Serie A ha iscritto ufficialmente le prossime quattro squadre che parteciperanno alla Champions League 22-23.
Aprendo la classifica, possiamo trovare il Milan capolista a 77 punti, l’Inter a 75, il Napoli terzo a 70 e la Juve quarta a 69. Mentre la lotta scudetto si giocherà per le vie di Milano, la lotta terzo e quarto posto riguarderà l’asse Torino-Napoli.
In questa serie di articoli analizzeremo l’undici titolare di ciascuna compagine, al fine di capire quali sono stati gli elementi di maggior importanza.
Quest’oggi parleremo della Juventus, storica dominatrice del campionato, fermata poco prima di raggiungere i 10 scudetti consecutivi dall’Inter, la scorsa stagione.
Gli ultimi 3 anni sono stati, oggettivamente, complessi per la Vecchia Signora. Dall’addio di Allegri, sono succeduti in ordine: Sarri, Pirlo e di nuovo Allegri, tornato alla guida all’inizio di questa stagione. L’ultimo scudetto risale all’epoca di Sarri, preso per aumentare la qualità del gioco e mandato via per non esserci riuscito. Il mandato di Pirlo aveva lo stesso scopo, anch’esso non è riuscito ad incidere, vincendo comunque una coppa Italia. Il ritorno di Allegri spinge in un’altra direzione: i risultati contano più di tutto. Il tecnico toscano è rinomato per la sua teoria del “corto muso”, basta un gol per vincere, senza tanti tatticismi filosofici.
Dopo un inizio zoppicante, la squadra ha incominciato ad inanellare risultati positivi, riuscendo ad agguantare un posto in Champions, che sembrava irraggiungibile.
A livello teorico, la rosa della Juve sarebbe la prima del campionato, alla pari con l’Inter, sia prendendo in considerazione l’intero organico, sia fermandoci all’undici iniziale.
Vediamo di seguito, uno per uno, i giocatori fondamentali, che hanno reso possibile la rimonta della Juve.
Chiaramente ciascuno di loro sarebbe un ottimo elemento da aggiungere alla propria squadra Sorare.
Ultimo “traditore”, in ordine di tempo, che ha lasciato Firenze e la casacca viola, per indossare quella degli acerrimi rivali bianconeri. Arrivato anche lui durante il mercato invernale, per una cifra intorno ai 75 milioni di euro, rappresenta una delle giovani prime punte più forti e promettenti. Cercato da mezza Europa, ha scelto e sposato il progetto juventino. Le sue prestazioni in questa stagione hanno visto una leggera flessione dopo il suo trasferimento: alla Fiorentina era il perno del gioco, ricevendo moltissimi palloni, anche per lo stile di gioco della squadra stessa, è fisiologico abbia avvertito il cambio di squadra e di sistema di gioco.
Nonostante ciò, è ancora in lizza per il titolo di capocannoniere del campionato, attualmente è secondo, alle spalle di Ciro Immobile.
Acquistare una sua carta Sorare richiede un investimento importante, ma se i segnali sono giusti, pensiamo abbia davanti a sé una grandissima carriera, e in futuro il suo valore potrebbe raggiungere cifre folli.